Confabitare convocata in audizione in Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera per il futuro dell’edilizia residenziale pubblica e sociale

La Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati ha avviato in data 11 marzo, il ciclo di audizioni informali relativo all’esame delle proposte di legge 1169 Furfaro e 1562 Santillo, concernenti la programmazione dell’edilizia residenziale pubblica, l’agevolazione fiscale per il recupero del patrimonio edilizio pubblico-sociale, il sostegno all’accesso alla locazione e la copertura parziale dei canoni di affitto. In questa cornice, Confabitare è stata invitata ad offrire il proprio contributo, e il Segretario Nazionale, Eugenio Romey, ha posto in evidenza le potenzialità e le criticità dei provvedimenti in discussione.
Nel corso dell’audizione, Confabitare ha sottolineato l’importanza di un quadro normativo chiaro e stabile per le nuove detrazioni fiscali e la cessione del credito che sono riproposte nel corpo della PdL 1562: “L’esperienza del Superbonus e degli altri bonus edilizi ci ha insegnato che senza regole chiare e una struttura normativa solida, questo tipo di strumenti rischia di generare più problemi che benefici – ha spiegato Romey – e non possiamo permetterci un nuovo scenario di incertezza”.Confabitare chiede quindi che qualsiasi riproposizione di tali meccanismi sia supportata da criteri di attuazione definiti e stabili.
Un altro aspetto di fondamentale importanza è il coordinamento con il Piano Casa Italia, in corso di definizione presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Confabitare ha poi evidenziato come l’attuale impostazione dei fondi destinati agli inquilini in difficoltà economica risulti insufficiente: “Un limite complessivo di 2.000 euro per un massimo di sei mesi e limitato al 50% dei canoni rischia di non rendere il provvedimento realmente attrattivo per i piccoli proprietari immobiliari. Serve un intervento più calibrato, sia in termini di importi che di durata del sostegno” ha affermato Romey. L’associazione ha inoltre accolto con favore le procedure semplificate per il rilascio degli alloggi pubblici occupati abusivamente, auspicando però un’estensione delle stesse al settore privato: “È essenziale che questa riforma non si limiti all’edilizia residenziale pubblica, ma venga ampliata a tutto il mercato delle locazioni” ha ribadito il Segretario Nazionale di Confabitare.
Un ulteriore tema sollevato riguarda il ruolo dei Comuni nella gestione delle locazioni e del patrimonio inutilizzato. “Affidare ai Comuni il censimento degli immobili sfitti e inutilizzati è un obiettivo irrealistico – ha detto Romey – molti enti locali sono inadempienti rispetto all’obbligo di semplice pubblicazione degli accordi territoriali per le locazioni a canone concordato. Chiedere loro di svolgere ulteriori compiti senza un’efficace riorganizzazione amministrativa rischia di compromettere l’efficacia dell’intero sistema”.
Confabitare ha infine evidenziato aspetti positivi nelle proposte di legge in discussione. “Apprezziamo l’iniziativa del programma Abita, specialmente la quota del 10% degli alloggi sociali destinata alla locazione temporanea. È un passo nella giusta direzione per affrontare il disagio abitativo con strumenti concreti” ha sottolineato Romey.