Confabitare ha contributo alla revisione del testo unico dell’edilizia TUE

Confabitare ha contributo alla revisione del testo unico dell’edilizia TUE

Efficacia e semplificazione: queste le parole chiave che hanno guidato Confabitare nell’elaborazione di proposte di modifica e miglioramento al Testo Unico dell’Edilizia (TUe).

“Partecipare attivamente al tavolo tecnico per la revisione del Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, su invito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è stato motivo di grande soddisfazione per la nostra Associazione” ha dichiarato il presidente nazionale di Confabitare, Alberto Zanni. “Il mondo della casa e dell’abitare, nelle sue molteplici sfaccettature, implica la gestione di un complesso sistema di attività legate alla costruzione, conduzione e amministrazione di fabbricati di ogni genere, oltre a un insieme di misure tecniche, amministrative ed economiche necessarie per l’organizzazione, la gestione e il controllo del territorio” ha aggiunto Zanni. “Il proprietario immobiliare è il soggetto che, insieme ad altre categorie, avverte in prima persona le conseguenze – positive o negative – derivanti dall’applicazione delle norme. Per questo Confabitare, nell’ambito della sua mission, tutela i proprietari immobiliari, gli interessi e le attività a essi connesse, facendosi parte attiva per migliorarne le condizioni”, ha sottolineato il presidente nazionale.

La fase di acquisizione delle proposte di modifica, elaborate dopo un’analisi approfondita delle criticità che condizionano l’applicazione dell’attuale TUe, si è conclusa il 28 febbraio scorso. “Il nostro contributo è stato fondamentale per rendere Urbanistica ed Edilizia discipline più innovative e performanti. Si tratta di due ambiti cardine, distinti ma complementari, che giocano un ruolo centrale nella sfida quotidiana per una maggiore sostenibilità e competitività, con impatti positivi sulla qualità della vita e sul sistema socio-economico e territoriale” ha spiegato l’Architetto Giovanni Malara, coordinatore del Centro Studi Tecnico Nazionale di Confabitare.

Confabitare ha concentrato il proprio intervento su tre delle venti macro aree individuate dal MIT per la revisione del TUe, lavorando in sinergia con il proprio Centro Studi e i tecnici delle sedi territoriali. Il team di lavoro era composto dall’Arch. Giovanni Malara, dal Dott. Mauro Grazia (Confabitare Bologna), dall’Ing. Teresa Romeo e dal Geom. Francesco Zema (Confabitare Calabria), dall’Ing. Riccardo Renzoni e dall’Arch. Luigi Cacciatore (Confabitare Roma).

“Il riordino e la revisione delle tipologie di intervento edilizio mirano a semplificare le procedure, garantendo ai privati la possibilità di intervenire sul patrimonio edilizio esistente senza ostacoli burocratici inutili e nel rispetto del principio del consumo di suolo zero. La proposta punta a snellire e rendere più efficace l’attività amministrativa, attraverso una revisione dei titoli edilizi vigenti e la loro ottimizzazione come strumenti istituzionali di rigenerazione urbana” ha spiegato Giovanni Malara. “La carenza di organico negli Enti Locali rappresenta una criticità significativa. La proposta prevede l’istituzione di una figura tecnica qualificata, denominata ‘Supporto Tecnico Amministrativo’, per assistere le Pubbliche Amministrazioni nell’istruttoria delle pratiche edilizie private e convenzionate” ha aggiunto Malara. “L’assenza di un’anagrafe immobiliare completa e digitalizzata rappresenta un limite significativo per la gestione del territorio. La proposta di Confabitare mira alla creazione di una piattaforma IT regionale per raccogliere e organizzare i dati immobiliari, integrando le informazioni esistenti e rendendole accessibili in maniera interoperabile con le banche dati pubbliche” ha concluso Malara.

Confabitare, attraverso il suo Centro Studi Tecnico Nazionale, continua a essere un attento osservatore delle dinamiche del settore edilizio e urbanistico, sia a livello locale che nazionale. L’Associazione resta disponibile ad analizzare criticità emergenti e a elaborare proposte concrete per migliorare il quadro normativo e operativo del comparto.

Comunicato Stampa 04/03/2025

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