Per Confabitare un 2022 ricco di successi

Tempo d’autunno: la natura ci regala squarci suggestivi, colori fantastici, un’atmosfera ovattata di dolce malinconia. Ma la realtà, sotto gli occhi di tutti, è ben altra. Il Belpaese attraversa uno dei momenti più bui della sua storia: la guerra nel cuore dell’Europa, la crisi energetica, il caro-bollette e l’inflazione galoppante hanno creato “una tempesta perfetta” che rischia di mettere in ginocchio gran parte del sistema produttivo nazionale. Il nuovo Governo, espressione della coalizione di centro destra che ha vinto nettamente le elezioni, si è appena insediato e non ha certo la bacchetta magica per risolvere in tempi brevi una miriade di problemi maledettamente complessi. Ma l’attendiamo con fiducia alla prova dei fatti, sperando che le ricette anticrisi diano da subito un po’ di ossigeno a famiglie e imprese in difficoltà.

Come associazione di proprietari immobiliari radicata in tutt’Italia e forte di oltre 50.000 iscritti, Confabitare ha inviato a Giorgia Meloni e al nuovo esecutivo una lettera in cui si chiede un impegno concreto e risposte efficaci su alcuni temi che riteniamo di vitale importanza per il nostro Paese e che ci vedono da sempre in prima linea: sicurezza, occupazioni, tasse sulla casa, infrastrutture. In materia sicurezza nessuna città ormai è esente da fenomeni di microcriminalità, che poi “micro” non è per nulla. Le cronache registrano quotidianamente rapine, furti e aggressioni con un’inquietante impennata delle violenze di natura sessuale. Nelle metropoli, ma non solo, ci sono zone da anni tristemente note come centri di spaccio, risse e malaffare dove spadroneggiano bande di pusher e baby gang che terrorizzano i residenti. A fronte di ciò crediamo che alcune misure siano urgenti e necessarie: potenziamento delle forze dell’ordine sul territorio, più controlli e prevenzione, incremento dei sistemi di sorveglianza, certezza della pena per chi delinque.

Sul tema delle occupazioni abusive Confabitare ha una linea di assoluta fermezza. Linea non sempre condivisa dalle istituzioni che talvolta hanno mostrato troppa indulgenza verso quei gruppuscoli che hanno fatto delle occupazioni una sorta di professione, strumentalizzando a fini politici le esigenze reali di famiglie in difficoltà. In una società civile- lo ribadiamo con forza- le regole vanno rispettate e chi le infrange va punito, il che significa tolleranza zero per gli occupanti e sgombero immediato degli immobili.

Altro tema per noi prioritario è quello della tassazione sulla casa. I proprietari immobiliari sono arcistufi di essere considerati dallo Stato una sorta di bancomat cui attingere a piene mani quando si ha bisogno di risorse, come è accaduto troppo spesso nell’ultimo decennio. Il carico fiscale pesa a mo’ di macigno sulle spalle di molti italiani specie in un momento drammatico come quello attuale. Chiediamo quindi al nuovo governo che si adoperi per una riduzione delle imposte sugli immobili, a partire dall’abbassamento delle aliquote Imu e dall’abolizione dei balzelli che gravano su successioni e donazioni. Ultima questione che ci preme porre sotto i riflettori è quella delle infrastrutture. Confabitare è ben conscia che si tratti di un tema essenziale per il futuro del nostro Paese e guarda con favore ai progetti che vanno in questa direzione. A una condizione però: che le opere strutturali che si andranno a realizzare siano davvero essenziali e non comportino un
peggioramento dei livelli di inquinamento ambientale e un crollo verticale del valore degli immobili situati nelle vicinanze dei cantieri.

Avviandoci verso la conclusione dell’anno non possiamo, cari associati, non tracciare un rapido bilancio dell’attività svolta da Confabitare in questo 2022. L’elenco sarebbe troppo lungo, per cui citeremo solo alcune iniziative che hanno avuto particolare successo e ampia risonanza mediatica. Tra queste, l’apertura di 4 nuove sedi in città importanti come Padova, Catania, Genova e Reggio Emilia, a conferma della nostra vitalità e di un radicamento sempre più capillare. Delle tante battaglie condotte vittoriosamente, due ci rendono particolarmente orgogliosi. La prima riguarda l’esenzione Imu per i coniugi che risiedono in due abitazioni diverse. La sentenza di metà ottobre della Corte Costituzionale, equiparando le coppie sposate a quelle di fatto, le uniche finora a godere dell’esenzione, azzera l’imposta per i coniugi che vivono in case diverse. La sentenza apre ora la strada alle istanze di rimborso dei contribuenti nei comuni, vedi ad esempio Bologna, che non hanno sospeso l’invio delle cartelle in attesa del pronunciamento della Consulta. Uno stop che Confabitare aveva richiesto a gran voce per porre fine ad una palese discriminazione nei confronti di migliaia di nuclei famigliari. Ora che giustizia è stata fatta, possiamo cantar vittoria. La Consulta ci ha dato ragione su tutta la linea cancellando un’imposta iniqua e vessatoria.

Un’altra vicenda a lieto fine che val la pena evidenziare è quella di un anziano bolognese Emo Gruppioni, da 15 anni costretto a vivere chiuso tra le mura domestiche a causa di una grave disabilità. Il suo sogno era un ascensore, abbastanza spazioso da poter contenere la sua inseparabile carrozzina, per scendere in giardino a respirare finalmente il profumo della libertà.
Ma quell’ascensore pareva un miraggio: troppe beghe condominiali e ostacoli burocratici. Nel 2021 la svolta. Quando la figlia dell’anziano ci ha messo al corrente della vicenda, Confabitare si è subito attivata e non ha più mollato la presa. Dopo il nostro intervento, il caso è finito su giornali e tv nazionali, si sono scomodati politici e cantanti, sono scese in campo istituzioni e aziende in una gara di solidarietà che alla fine è risultata vincente. Nel maggio scorso Emo ha inaugurato l’ascensore ed è sceso nel cortile condominiale tra gli applausi di una piccola folla. Noi eravamo lì, accanto a lui, fieri di aver vinto insieme una battaglia lunga e difficile, a dimostrazione che qualsiasi barriera, architettonica o sociale, può essere abbattuta se lo si vuole davvero.

Per concludere, cari associati, vi diamo appuntamento al 2 dicembre per la Convention nazionale che si terrà a Bologna nella consueta cornice dell’Hotel Savoia Regency. Al centro del meeting la “Riqualificazione delle periferie tra architettura e socialità”, vi aspettiamo numerosi!

 

Confabitare
Il Presidente

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