La riqualificazione delle periferie tra architettura e socialità

La riqualificazione delle periferie tra architettura e socialità

Si svolgerà a Bologna il prossimo 2 dicembre l’undicesima Convention nazionale di Confabitare che avrà luogo presso il Centro Congressi dell’Hotel Savoia Regency e avrà come tema:
“La riqualificazione delle periferie tra architettura e socialità”

Si parlerà del nuovo concetto di periferia e delle nuove esigenze abitative puntando su una visione di maggiore socialità che deve emergere dal costruire nelle periferie. Quindi un’architettura legata ai bisogni delle persone e non alle sole richieste costruttive. Le periferie viste come città giardino e trasformate in comunità organiche. L’argomento sarà trattato attraverso il confronto di alcuni tavoli tematici composti da esperti di vari settori: tecnico, sociale, politico, welfare abitativo. All’interno del dibattito saranno affrontati temi complessi come le politiche urbane a partire dalla casa, considerata come elemento centrale dei processi di rigenerazione urbana, temi legati all’abitare sostenibile in una società in continuo mutamento con un’attenzione alla questione energetica, dei servizi, della ricerca, della preservazione della comunità e della rigenerazione dei territori. In questo palinsesto verranno affrontate anche tematiche di frontiera legate allo sviluppo tecnologico come strumento nuovo da utilizzare nel campo. Il dibattito tra i tavoli tematici avrà l’intento di approfondire le forme e le modalità dei modelli di rigenerazione urbana aventi anche nel social housing una componente fondamentale. Si parlerà di nuove metodologie di lavoro attraverso la partecipazione di attori appartenenti al settore pubblico, privato e del terzo settore, soggetti coinvolti direttamente in questi processi che dialogano con le comunità e conoscono le specificità territoriali. Altro tema saranno gli spazi verdi urbani che rappresentano una importante risorsa per la promozione e la tutela della biodiversità urbana concorrendo a fornire servizi ecosistemici utili per migliorare le condizioni di benessere collettivo e qualità della vita. Inoltre gli spazi verdi urbani possono svolgere un ruolo fondamentale per mitigare gli effetti derivanti dal surriscaldamento globale rafforzando le condizioni di naturalità attraverso la progettazione di un disegno strategico ecologico-ambientale e una maggiore e più efficace dotazione di soluzioni “nature-based”. Tali ambiti hanno morfologie, caratteri, funzioni e usi del suolo molto diversificati tra loro includendo parchi urbani, giardini, piazze, cortili e spazi pertinenziali degli edifici (pubblici e privati).

Si parlerà anche della mobilità e dei trasporti elementi essenziali per il collegamento delle nuove periferie. Oltre a contribuire alla sostenibilità infrastrutturale, alla valorizzazione urbana e alla promozione di un turismo più rispettoso di ambiente, paesaggio, economia locale e identità dei luoghi, ciclabilità e pedonalità assumono il ruolo di interpreti di una transizione ecologica che non è ancora chiaramente definita. Le azioni provocate riequilibrano la mobilità innovando le relazioni delle persone, rigenerano gli spazi pubblici spingendo la revisione degli standard urbanistici, utilizzando la partecipazione coinvolgono comunità e persone favorendo l’incremento dell’inclusione sociale e la costruzione di una visione condivisa.

Una riqualificazione delle periferie nel più ampio concetto di accessibilità e inclusione per tutti, nel quale si considerano le limitazioni imposte all’autonomia delle persone prodotte da barriere fisiche, sensoriali, percettive, intellettive, di genere ma anche culturali, sociali, economiche e ambientali, questo il tema che emergerà con forza grazie agli interventi dei vari relatori. Il benessere delle persone; la vitalità urbana; la mobilità attiva; l’abitare; le prestazioni della città pubblica; l’ambiente e la sostenibilità; la valorizzazione e la fruizione del patrimonio artistico e culturale; l’apporto di soluzioni tecnologicamente avanzate e innovative per innalzare la qualità della vita. Tutto questo grazie agli interventi di relatori di alto profilo come docenti universitari, politici, architetti ed esperti del settore. Saranno inoltre presenti Sindaci di città che hanno già realizzato forme di una nuova progettualità mirata a realizzare periferie più integrate, con migliori servizi per la comunità e con maggiori infrastrutture e strutture al servizio del cittadino, per superare ed abbattere il divario tra la città e la sua periferia. L’evento sarà aperto al pubblico. Tra i relatori ricordiamo Prof. Andrea Ciaramella Politecnico di Milano, Ing. Andrea Gnudi Presidente Ordine Ingegneri di Bologna, Arch. Marco Filippucci Presidente Ordine Architetti di Bologna

Arch. Gabriele Tagliaventi – Università di Ferrara, Prof. Maurizio D’Amato Politecnico di Bari, Prof. Marcello Balzani Università di Ferrara, Ing. Leonardo Fornaciari Presidente ANCE Emilia Centro, Marco Bertuzzi Presidente ACER Bologna,Luca Dondi Nomisma, Barbara Lepri -Legacoop Emilia-Romagna,Emiliano Manfredonia – Presidente nazionale ACLI, Brenda Barnini Sindaco città di Empoli, Emily Clancy- Vicesindaco Comune di Bologna.

Clicca qui per scaricare la locandina dell’evento.

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