I risultati dell’indagine del Sole 24 Ore per Confabitare riflettono una mancanza di politiche abitative

“I risultati dell’indagine del Sole 24 Ore riflettono quelli che sono i risultati del sondaggio di Confabitare pubblicato alcune settimane fa. Personalmente, credo che il settore immobiliare a Bologna sia in calo, soprattutto perché manca una vera politica abitativa da parte della pubblica amministrazione. Non si può continuare a dare tutta la colpa ai proprietari immobiliari. È fondamentale che il Comune metta in campo delle politiche serie per permettere ai proprietari di mettere a disposizione gli immobili per famiglie, studenti e lavoratori, a canoni calmierati.

Tre anni fa, sono stati annunciati diecimila nuovi alloggi in dieci anni, ma fino ad oggi non se ne è visto neanche uno. L’anno scorso è stata annunciata l’agenzia sociale per l’affitto, ma ancora non è partita. E ora vediamo la nascita della Fondazione dell’Abitare, che mi sembra solo un tentativo di rimescolare le carte senza fare nulla di concreto. In sostanza, non si sta facendo niente di concreto per risolvere il problema delle politiche abitative nella nostra città”. Così si è espresso Alberto Zanni, presidente nazionale di Confabitare, commentando il recente studio pubblicato dal Sole 24 Ore che evidenzia le problematiche del mercato immobiliare bolognese. Le sue parole sottolineano un problema che non è più possibile ignorare: l’assenza di interventi concreti da parte delle istituzioni locali per affrontare l’emergenza abitativa in città. Le problematiche del mercato immobiliare bolognese sembrano dunque strettamente legate alla mancanza di strumenti adeguati per incentivare l’affitto e l’utilizzo delle proprietà sfitte. Secondo il presidente di Confabitare, non è giusto attribuire la responsabilità unicamente ai proprietari, spesso demonizzati. Le politiche per calmierare i canoni d’affitto, fondamentali per rendere il mercato accessibile a studenti, lavoratori e famiglie, devono diventare una priorità per il Comune, perché tutti devono avere accesso alla casa, per evitare il depauperamento del tessuto urbano, e per attrarre nuove energie vitali che possano contribuire alla crescita della città.

Comunicato Stampa 17/12/2024

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