Confabitare risponde al New York Times: non è compito dei proprietari immobiliari riequilibrare le politiche abitative di Bologna

Confabitare risponde al New York Times: non è compito dei proprietari immobiliari riequilibrare le politiche abitative di Bologna

Di recente ha suscitato ampie discussioni l’articolo di Ilaria Maria Sala pubblicato sul New York Times, che parla della trasformazione di Bologna sotto l’impatto del turismo di massa negli ultimi dieci anni. Alberto Zanni, presidente nazionale di Confabitare, associazione proprietari immobiliari, si è espresso sulla questione: “lo squilibrio creato dall’incremento dei voli low-cost, dal turismo di massa e dalla proliferazione degli affitti brevi, va gestito con attenzione, i proprietari immobiliari che destinano i loro appartamenti agli affitti turistici e B&B stanno semplicemente rispondendo a una crescente domanda di alloggi temporanei e non sono loro che devono riequilibrare le politiche abitative della città”.

Sala scrive, inoltre, di come l’aumento del turismo abbia anche causato un’impennata dei canoni di locazione, costringendo molti studenti a spostarsi fuori dal centro storico.

A questo proposito, Zanni commenta: “il vero problema per gli studenti, come anche per i lavoratori fuori sede e per le famiglie che cercano casa, non è il turismo, ma le politiche abitative del Comune, che non sono riuscite a gestire efficacemente e per tempo, l’aumento della domanda di alloggi. Affrontare la questione abitativa – aggiunge Zanni – significa riconoscere che le esigenze degli studenti, dei lavoratori, delle famiglie e dei turisti non possono essere trattate in modo isolato. Queste realtà sono interdipendenti, ed è necessario un approccio globale per evitare che si creino squilibri come in questo caso. La questione abitativa dev’essere affrontata con una visione olistica che consideri tutte le parti coinvolte”.

“Che Bologna – continua Zanni – sia un importante polo turistico è cosa nota, non possiamo permettere che i sopra citati studenti, lavoratori e famiglie in cerca di alloggio, vengano ignorati e relegati in una zona grigia inascoltata e, per questo, venga data la responsabilità ai proprietari immobiliari, che agiscono in conformità con le regole del mercato. La responsabilità invece è dell’amministrazione comunale, che sarebbe dovuta intervenire per tempo e si auspica non intervenga con l’accetta (vedi riforme che vietano B&B o affitti turistici). Serve una programmazione che tenga presente che non ci sarà un calo del turismo nei prossimi anni, ma un aumento della richiesta di alloggi – dignitosi – per studenti e famiglie, dunque il problema attuale può solo ingigantirsi”.

Zanni propone un tavolo di confronto: “è fondamentale sviluppare un protocollo d’intesa che garantisca, nel rispetto della proprietà privata, il diritto dei proprietari a trarre un reddito dai loro immobili, e che la qualità della vita dei residenti presenti e futuri venga tutelata. Confabitare propone l’istituzione di un tavolo di confronto tra le varie realtà associative e rappresentative, che potrebbe portare a soluzioni innovative per una gestione sostenibile dei flussi turistici e delle esigenze abitative”.

Comunicato stampa 13/08/2024

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