Confabitare e Confesercenti Bologna uniscono le forze per rilanciare il commercio: proposta di legge per canoni concordati e utilizzo effettivo della cedolare secca
L’8 aprile, Confabitare ha siglato un Protocollo di Intesa con Confesercenti Bologna, che promuove la collaborazione e il confronto tra le due organizzazioni per il beneficio dei propri associati e di tutta la comunità.
Il panorama commerciale italiano sta vivendo una fase critica, con la chiusura di numerose attività e il conseguente svuotamento dei negozi che lasciano uno sconfortante senso di desolazione nelle città. Per affrontare questa crisi Confabitare e Confesercenti Bologna suggeriscono di estendere il regime dei canoni concordati, già applicato alle abitazioni, anche ai locali commerciali. Questa misura consentirebbe di ridurre l’affitto del 20% rispetto ai canoni liberi, in cambio i proprietari potrebbero usufruire di uno sgravio sull’IMU del 25% e della cedolare secca al 10%. Quest’ultima è stata inclusa nella recente riforma fiscale al 21% per i locali commerciali inferiori ai 600 metri quadrati, ma non ancora attuata.
I commercianti, dal canto loro, potrebbero detrarre dall’imposta IRPEF parte del canone. “Questa proposta – spiega Alberto Zanni, Presidente Nazionale di Confabitare – non solo andrebbe a beneficio degli operatori commerciali, ma avrebbe un impatto positivo sull’intera comunità, riducendo l’imposta sugli immobili commerciali dal 10,6 per mille al 7,6 per mille, e potrebbe incentivare il settore commerciale dando uno slancio all’economia locale. L’introduzione della cedolare secca per gli affitti commerciali, prevista dalla recente riforma fiscale, rappresenta un passo significativo, ma questa misura deve essere attuata senza indugi”.
Nel corso del 2023 tra Bologna città e provincia si è verificata una chiusura al giorno e a fine anno sono state perse 382 attività. Dal 2019 a fine 2023 ci sono state 1227 chiusure. “La rinascita dei centri storici è cruciale per la vitalità delle nostre città – aggiunge il Presidente Zanni – per preservare la storia e l’identità delle comunità locali. L’obiettivo è concentrarsi sui piccoli esercizi commerciali, per i quali il canone concordato potrebbe rilanciare il commercio come anche la cedolare secca applicata al 10% come nei concordati residenziali”.
“È in corso – sottolinea Massimo Zucchini, Presidente provinciale di Confesercenti Bologna – una profonda trasformazione del tessuto sociale ed economico delle attività commerciali di vicinato, sia in periferia che in centro storico. Scompaiono i negozi tradizionali, proliferano i pubblici esercizi (bar, pub, ristoranti, tavole calde). Compaiono sempre più file intere di vetrine spente, di negozi chiusi. Questo è un grande problema che investe la città tutta, la sicurezza dei cittadini, la qualità della vita di interi quartieri. Il Protocollo d’Intesa con Confabitare è un segnale forte per un’inversione di tendenza. Sia a favore degli operatori commerciali e dei gestori di negozi, che a favore dei proprietari dei locali che, con un canone concordato possono essere più invogliati ad affittare a commercianti a canoni più bassi, senza essere colpiti in modo duro dal fisco”.
Confabitare e Confesercenti Bologna uniscono le forze per rilanciare il commercio: proposta di legge per canoni concordati e utilizzo effettivo della cedolare secca, la rassegna stampa
Il Resto del Carlino
Negozi: affitti agevolati, sgravi per i proprietari
E-TV
Protocollo d’intesa per rilanciare il commercio e combattere il degrado
Bologna2000
Canoni concordati e cedolare secca: firmato protocollo tra Confabitare e Confesercenti Bologna
Bologna in Diretta TRC
Canone concordato affitti: Confabitare e Confesercenti firmano protocollo (video)
Agenparl
Canoni concordati e applicazione ai negozi della cedolare secca per rilanciare il commercio: protocollo d’intesa tra Confabitare e Confesercenti Bologna