Aggiornamenti sugli sviluppi del ricorso contro il progetto della linea rossa del tram

La conferenza stampa di oggi, giovedì 25 luglio, è stata fortemente voluta dal Comitato “Non Rivogliamo il Tram a Bologna”, rappresentato da Andrea Spettoli, Confabitare – associazione proprietari immobiliari – rappresentata dal presidente nazionale Alberto Zanni, dal Comitato Progetto Bolognina, rappresentata dal presidente Simona Bentivogli, per aggiornare i cittadini di Bologna sullo stato attuale e sugli sviluppi del ricorso contro il progetto della linea rossa del tram, e Domenico Lavermicocca curatore del ricorso.

“Questa conferenza è stata organizzata – spiega Domenico Lavermicocca – per portare a conoscenza della cittadinanza i motivi e l’attuale stato del giudizio amministrativo proposto con Ricorso straordinario al Capo dello Stato da parte del Comitato Bolognina e da altri privati cittadini, pendente dal 2021, avverso l’opera denominata TRAM LINEA ROSSA, attesi gli effetti devastanti per la città di Bologna.

Il Consiglio di Stato ha più volte SOLLECITATO il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, come più volte richiesto anche da parte dei ricorrenti ed omesso, DI FAR PERVENIRE AI RICORRENTI LA RELAZIONE ISTRUTTORIA in merito all’opera da realizzare ed agli argomenti tecnici svolti nel ricorso, con un termine al 10 agosto per il deposito della RELAZIONE CONCLUSIVA, ai fini della decisione della domanda cautelare fissata per il 28 agosto 2024″.
Il presidente del Comitato Progetto Bolognina, e commerciante in via Matteotti alla Bolognina, Simona Bentivogli, aggiunge: “partendo dal presupposto che questo è un mezzo superato e non darà i benefici pensati in termini di carico utenti e meno inquinamento, detto da esperti! Vi sono alternative! I commercianti temono le chiusure delle attività che rendono viva la qualità e la differenziazione dei prodotti nostrani a favore di vendite online, grandi catene e negozi spazzatura che vendono cibi e fanno mescita di alcolici. Ci renderanno soldatini senza libertà di scelta. Inoltre, il negozio di vicinato è un importantissimo presidio per la sicurezza, oggi necessario! Ricordiamo che eventuali ristori per sopravvivere vengono da camera commercio (noi) e probabilmente tassa di soggiorno (sempre grazie anche al nostro intervento) come accadde per altri bandi. Mentre i soldi mancanti a questo antiquato progetto verranno chiesti ai cittadini!”.

Alberto Zanni, presidente nazionale di Confabitare afferma: “il passaggio del tram svaluterà gli immobili, un nostro studio indica che una volta terminati i lavori, le compravendite subiranno una svalutazione del 20% e gli immobili in affitto del 30% e durante i lavori il valore delle abitazioni diminuirà del 50% e quello dei negozi del 40-45%. Torniamo a chiedere sgravi fiscali veri per i proprietari e un fondo di garanzia. Confabitare ha formalmente richiesto alla Soprintendenza alle Belle Arti l’accesso ai documenti relativi ai lavori della nuova linea tranviaria, la richiesta include informazioni su progetti di mitigazione degli scavi, rilievi, analisi dei dissesti e dettagli sugli interventi sulle reti di servizio. Vogliamo conoscere anche le risorse allocate dalla Soprintendenza per coprire le spese derivanti dai lavori. Aspettiamo i documenti entro 30 giorni, altrimenti presenteremo un esposto alle autorità giudiziarie”. Conclude Zanni.

“Siamo arrivati insieme ad altri comitati ed associazioni a fare il ricorso al tram linea rossa – conclude Andrea Spettoli – per il motivo che questa amministrazione si definisce democratica, ma non conosce come si esercita la democrazia, avrebbero dovuto fare loro un referendum tra i cittadini e rispettare democraticamente la loro volontà, come fece Bolzano nel 2017, sempre amministrazione PD, ma insieme ad altre realtà abbiamo dovuto presentare come comitati un quesito referendario approvato dal comitato dei Garanti istituito dal comune, non andato a buon fine perché avremmo dovuto raccogliere 9000 firme in tre mesi nel periodo della pandemia. Mi auspico per il bene di Bologna e dei Bolognesi che la giustizia faccia il suo corso e fermi la distruzione di Bologna”.

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