Quanto costa la procedura di sfratto per morosità?

Quanto costa la procedura di sfratto per morosità?

La procedura di sfratto per morosità si divide in due fasi la prima cd. “cautelare” e la seconda esecutiva; la prima fase cautelare con udienza davanti al Giudice, ha dei costi fissi (anticipazioni) che sono il contributo unificato (in base al valore della morosità) e una marca da bollo da €27,00 per l’iscrizione a ruolo, oltre ai costi per la notifica dell’atto e la eventuale tassazione del decreto ingiuntivo se richiesto; poi ci sono le spese legali che il Tribunale normalmente liquida in favore del Locatore (e che quindi l’inquilino moroso si vede “addebitato”) in base 1) al valore della morosità, 2) in base a se si tratta di un immobile adibito ad abitazione o un commerciale e 3) in base a se vi sia la richiesta di decreto ingiuntivo o meno contestualmente alla richiesta di convalida. Poi vi è la fase esecutiva, quella che si realizza per tramite dell’Ufficiale Giudiziario. Quest’ultima fase normalmente prevede i costi fissi di contributo unificato da €139,00 e una marca da bollo di €27,00 per l’iscrizione a ruolo ed un costo di €50,00 in ogni occasione che si consegna il fascicolo agli ufficiali giudiziari (quindi in media 3 volte circa); infine ci sono le spese legali che si può domandare al giudice di liquidare ex art. 611 cpc unitamente alle anticipazioni sostenute e quindi si può ottenere un nuovo provvedimento esecutivo per recuperare il denaro anticipato anche per questa fase. Le spese che il locatore sostiene per liberare la propria casa dall’inquilino moroso, anche il costo del fabbro a fine rilascio, si possono domandare in ripetizione al conduttore moroso. E’ quindi molto importante, quando si loca un immobile, avere una buona garanzia (deposito cauzionale di almeno 3 mesi, o fideiussione bancaria o soggetto garante) e avere precise informazioni sul conduttore: dove lavora, il nome della sua banca di appoggio, ciò per poi sapere dove recuperare il denaro in caso di morosità ove le garanzie previste in contratto non siano sufficienti (e di solito non lo sono).

Avv. Anna Maria Cesari
Consulente Confabitare

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