2023 un anno di battaglie a difesa dei proprietari

Tempo d’autunno, tempo di bilanci. Il 2023 tra breve andrà in soffitta e per noi di Confabitare è arrivato il momento di riannodare il nastro di un anno di lavoro intenso che ci ha visto protagonisti su molti fronti a difesa dei proprietari immobiliari.

Tra i temi cui abbiamo dedicato più attenzione e impegno, c’è certamente quello della direttiva UE sulle case green, approvata nel marzo scorso in sede europea.

Il testo iniziale prevede sostanzialmente che entro il 2030 tutti gli edifici residenziali non in regola con i dettami UE vengano ristrutturati in modo da ridurre le emissioni di CO2 ed essere quindi eco- compatibili.

Un’operazione gigantesca che in Italia coinvolgerà un milione di immobili e di proprietari, costretti a pagare cifre considerevoli per adeguare i consumi energetici delle proprie case ai parametri fissati dall’Europa.

La posizione di Confabitare a riguardo è netta: siamo favorevoli alla conversione ecologica, sia pur con altre modalità e tempistiche, ma guai a far sì che si tramuti in un’ulteriore pesantissimo balzello per i proprietari.

Questa è e sarà la nostra battaglia nei prossimi mesi e anni.

Nel corso del 2023 a questo tema abbiamo dedicato numerosi convegni con esperti del settore e incontri con euro- parlamentari di vari partiti, cui abbiamo presentato proposte e suggerimenti che hanno spesso trovato terreno fertile. E alla transizione ecologica degli immobili dedicheremo anche la nostra Convention Nazionale che si terrà l’1dicembre all’hotel Savoia Regency di Bologna. Il titolo è emblematico: “dalla direttiva UE sulle case green alle comunità energetiche: quale futuro per l’Italia?”.

Un atro tema che ci ha visto in prima linea a difesa delle legittime istanze dei proprietari è quello degli affitti brevi o turistici. Qui occorre essere molto chiari: nessuno nega che il proliferare di questo tipo di locazioni negli ultimi anni imponga una regolamentazione del settore, ma questa non può in alcun modo diventare un limite alla libertà dei proprietari di disporre come vogliono dei lori appartamenti. E’ una questione di principio su cui Confabitare non intende cedere di un passo. Proprio sulla tematica degli affitti brevi abbiamo incontrato, in giugno a Roma, il Ministro del Turismo Daniela Santanchè cui abbiamo rappresentato la preoccupazione di tanti proprietari che hanno investito sulle locazioni turistiche per la stretta fiscale annunciata dal Governo. E in effetti nella bozza della Legge di Bilancio approvata a fine ottobre dall’esecutivo è previsto l’aumento della cedolare secca dal 21 al 26%.

Una misura che ovviamente ci trova contrari, ma sulla quale non facciamo drammi. Confidiamo infatti che nel corso nell’iter parlamentare la norma possa essere rivista o, meglio ancora cancellata. Le voci in questo senso non mancano e noi faremo la nostra parte nell’incalzare Governo e Parlamento.

Un altro fronte caldo ci ha visto più che mail “sul pezzo” nel corso del 2023: parliamo delle occupazioni abusive. Si tratta di una piaga sociale che Confabitare combatte da sempre senza se e senza ma. Negli ultimi tempi il fenomeno ha assunto dimensioni ancora più inquietanti, specie nelle grandi città. Ogni giorno le cronache ci raccontano di proprietari che vedono la loro abitazione occupata da furbetti e disonesti di ogni sorta. Gente che infrange bellamente norme giuridiche e regole del viver civile e che, nonostante tutto, gode troppo spesso di un’incredibile impunità. Di fronte a una situazione francamente intollerabile che crea allarme nelle fasce più deboli della popolazione, noi di Confabitare riteniamo che occorra dare un segnale netto di svolta nella lotta alle occupazioni e per il ripristino della legalità. E’ per questo che, dopo un lungo minuzioso lavoro dei nostri esperti, abbiamo presentato al ministro della Giustizia Nordio il testo di una mini riforma dei Codici penale e di procedura penale al fine di aumentare l’efficacia delle norme punitive per chi occupa abusivamente una casa altrui. La nostra proposta si sostanzia in tre emendamenti relativi al reato di violazione di domicilio e prevede un inasprimento delle pene per chi compie tale reato.
In conclusione, ci piace sottolineare un’iniziativa che abbiamo realizzato per sostenere le famiglie dell’Emilia Romagna colpite dalla terrificante alluvione del maggio scorso, in particolare quelle che hanno avuto l’abitazione gravemente danneggiata. Il progetto, che ha avuto il benestare del Commissario Figliuolo e del presidente della Regione Bonaccini, è già partito e con riscontri decisamente positivi. In pratica Confabitare mette a disposizione un pull di tecnici per redigere, come richiesto, la relazione con la stima dei danni subiti e presentare il progetto di ricostruzione dell’immobile. Il tutto senza costi anticipati, come invece avviene comunemente. I soldi infatti verranno richiesti solo dopo che i proprietari avranno ottenuto dalle istituzioni i rimborsi dovuti. Un piccolo aiuto, ma crediamo ne valesse la pena.

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