15.000 firme contro il degrado urbano. Zanni, Confabitare: non confondiamo degrado con arredo urbano
Bologna, città di grande bellezza e storia, è attanagliata da problematiche legate al degrado urbano: se da un lato i suoi monumenti, i portici e le piazze rappresentano un patrimonio inestimabile, dall’altro i problemi legati alla sporcizia, agli schiammazzi, al consumo di droga e alla prostituzione stanno deteriorando il volto della città. Questo degrado non riguarda solo l’estetica, ma ha anche conseguenze profonde sulla vita quotidiana dei cittadini e sulla percezione dei turisti.
Alberto Zanni, presidente nazionale di Confabitare, associazione proprietari immobiliari, ha espresso forte preoccupazione per la situazione attuale. “La situazione è insopportabile,” ha dichiarato, sottolineando come la presenza di scritte sui muri, rifiuti abbandonati per strada, e fenomeni come il consumo di droga e la prostituzione stiano compromettendo il tessuto sociale della città. “Questi problemi non sono semplicemente delle macchie sullo sfondo di Bologna, ma rappresentano delle ferite aperte che colpiscono la dignità dei residenti e l’immagine della città” ha commentato Zanni, che ha messo in guardia contro la normalizzazione di questi fenomeni, evidenziando il rischio che le nuove generazioni possano crescere pensando che sia normale convivere con il degrado: “non possiamo permettere che i giovani crescano con questa visione distorta della realtà”.
La preoccupazione per il degrado ha spinto Confabitare a lanciare una raccolta firme per sollecitare un intervento da parte delle autorità.
Più di 15.000 residenti hanno firmato per dire “Stop al degrado”, con la maggior parte delle segnalazioni provenienti dal centro storico e dalle periferie più colpite: “chiediamo un intervento urgente da parte del Sindaco Lepore per evitare una deriva pericolosa”, ha dichiarato Zanni, esprimendo l’urgenza di trovare soluzioni concrete per restituire decoro e sicurezza alla città.
Le segnalazioni raccolte sono state suddivise in tre categorie principali. Al primo posto, con 6.921 segnalazioni, pari al 42,93% del totale, ci sono le lamentele per scritte sui muri e sporcizia, con un picco nella zona universitaria e nel quartiere Savena. Al secondo posto le denunce per bivacchi e schiamazzi notturni, che hanno raccolto 4.935 segnalazioni, pari al 30,61%, interessando in particolare via del Pratello, Piazza Santo Stefano, Piazza San Francesco e Piazza Verdi. Infine, il 26,45% delle segnalazioni, pari a 4.265 firme, riguarda fenomeni di spaccio e consumo di droga anche per via endovenosa e prostituzione, con il quartiere Bolognina e Borgo Panigale tra i più colpiti. “Diverse persone hanno segnalato episodi di consumo di droga per via endovenosa nelle strade del centro, in particolare nella zona universitaria, e la presenza di prostitute seminude, soprattutto a Borgo Panigale. Queste due problematiche situazioni sono sotto gli occhi di tutti e coinvolgono persone in situazioni di profonda sofferenza e oppressione, che finiscono col confondersi giorno dopo giorno con l’arredo urbano. Per noi, questo è più che degrado: attraversando quelle strade, siamo costretti a convivere con tutto ciò, ma per i ragazzi è molto peggio: rischiamo di assuefarli a tutto questo, facendogli credere che sia normale”, aggiunge Zanni.
Nel centro storico, le principali lamentele si concentrano in via Indipendenza e nell’area della stazione, con 982 segnalazioni, seguite dal Pratello e dintorni con 854 segnalazioni. Tuttavia, la zona universitaria è quella che emerge come la più problematica, con 1.032 segnalazioni. Nelle periferie, San Vitale mostra molti problemi 2.846 firme, seguito dal quartiere Navile con 2.545 e dal quartiere Savena con 2.312 firme. Anche qui, i problemi principali riguardano sporcizia e degrado, con particolare insofferenza nei confronti della presenza di nomadi, spesso ritenuti responsabili di furti e rapine.
Comunicato stampa 23/08/2024