Come la storia ci insegna dopo tutte le gravi crisi economiche il rilancio del nostro Paese è sempre passato attraverso la ripresa del settore edilizio e del mercato immobiliare. Anche alla fine di questo tragico periodo caratterizzato dal Covid sarà la ripartenza del comparto edile privato a “giocare” l’effetto volano che sarà facilitato anche dai lavori connessi agli interventi di riqualificazione energetica, e per la messa in sicurezza sismica degli immobili contenuti nel superbonus 110%. Le tempistiche però sono subito apparse a tutti non percorribili e per questo Confabitare ha già raggiunto un primo traguardo: ovvero lo spostamento del termine dei lavori al 31 dicembre 2022 e ci stiamo impegnando affinché venga ulteriormente prorogato al 31 /12 /2023.
Inoltre, nella nostra città ormai priva di studenti e turisti, per la ripresa del mercato immobiliare, i proprietari dei quasi 4.000 immobili destinati fino ad oggi ad uso turistico, li dovranno riconvertire ad uso abitativo, come anche gli immobili destinati agli studenti, di cui l’80% ancora vuoto, dovrà essere destinato a locazioni abitative non transitorie. I prezzi delle abitazioni in locazione in città potranno subire una diminuzione fino al 5% nel primo semestre 2021, per poi riprendersi nel secondo semestre di quest’anno, e migliorare nei prossimi due anni. Inoltre un altro incentivo potrà giocare fortemente per la ripresa del mercato immobiliare: l’estensione in tutti i comuni della cedolare secca per le locazioni abitative. Infine per rilanciare il settore del commercio, fortemente segnato dalla pandemia, abbiamo richiesto che venga rinnovata la cedolare secca alle locazioni commerciali.
Alberto Zanni
Presidente Nazionale Confabitare