Sarà un laboratorio di idee per la città aperto a tutti e dove tutti potranno dare un contributo.
Si tratta di un’associazione apolitica che potrebbe però diventare una lista civica per le prossime elezioni amministrative. I punti di partenza sono due: no al progetto del tram e no al passante di mezzo e a seguire ci sono delle altre priorità sentite dalla cittadinanza”: con queste premesse stamattina è stata presentata l’associazione Amare Bologna, nata dalla collaborazione fra Confabitare (associazione proprietari immobiliari) e il comitato Attacchiamoci al tram.
Vincenzo Fazio, vicepresidente del comitato “Attacchiamoci al tram” sottolinea la natura assolutamente civica dell’associazione, che però resta aperta e non si esclude affatto che possa diventare una lista civica alle prossime elezioni comunali, quelle che Bologna affronterà nel 2021: “Noi le promesse le sappiamo mantenere al contrario della politica con cui abbiamo avuto a che fare e partiamo dalle idee perchè siamo pragmatici: il nostro motto è che Bologna la si ama e non la si distrugge”.
Alberto Zanni, presidente di Confabitare, spiega che la volontà è prima di tutto e in riferimento alla prospettiva delle amministrative 2021 quella di “distinguersi dal dibattito politico sui possibili candidati (si è parlato di Tonelli, di Lepore di Aitini…) e partire dai contenuti: noi iniziamo subito a parlare di programmi e di progetti mentre i nomi arriveranno quando sarà il momento. Adesso ci concentriamo su alcuni punti ai quali se ne possono aggiungere altri. Ci rivolgiamo a tutti, dai singoli cittadini ai comitati di quartiere e la cosa importante è che hanno già sposato il nostro progetto alcune realtà i cui rappresentanti erano presenti questa mattina: mi riferisco al presidente di Confamminstrare, a quello di Assocasa (sindacato di inquilini) e al presidente regionale del Codacons”.
“Siamo stanchi delle tigri di carta e da oggi staremo in mezzo alla gente, nelle piazze con i nostri gazebo per confrontarci e iniziare a costruire la città che vogliamo per i prossimi cinque o dieci anni.- continua Fazio – Negli ultimi trent’anni a Bologna abbiamo visto fallire diversi progetti di mobilità (si è fatto, disfatto, si sono buttati via soldi…) e adesso vorremmo fermare quello del tram e quello del passante di mezzo perchè rischiano di fare la stessa fine. Sono svolte grey e non green a nostro avviso. Inoltre, quando prima del Covid siamo stati ricevuti al Ministesto delle Infrastrutture ci è stato detto chiaramente che quei 510 milioni di euro destinati al nuovo mezzo possono, su richiesta del sindaco, essere utilizzati in altro modo. Oggi, con la crisi da Coronavirus che sta mettendo in ginocchio le piccole imprese, sapremmo bene dove far andare questo denaro”.
“L’Associazione è aperta a chi, come noi, ama davvero Bologna. L’associazione si rivolge a tutti i cittadini bolognesi, ai comitati di cittadini sorti nei quartieri per affrontare le problematiche specifiche, a tutti i partiti, a tutte le associazioni di categoria, alle imprese, ed in particolare a tutti coloro che vogliono portare un contributo per migliorare la vita nella nostra città”.
Di seguito i principali temi che Amare Bologna vuole affrontare, a cui se ne possono aggiungere altri, sempre comunque rimanendo all’interno delle competenze e delle possibilità di una amministrazione comunale:
I 10 punti di “Amare Bologna”
1- Abolizione del progetto per la realizzazione delle linee del tram e studio di proposte alternative per il trasposto pubblico
2- Abolizione del progetto per la realizzazione del passante di mezzo e studio di proposte alternative per la viabilità urbana
3- Ripristino della sicurezza in città anche attraverso la lotta contro la microcriminalità e la regolamentazione e controllo della movida notturna. Riqualificazione e rigenerazione delle periferie.
4- Azioni per combattere il degrado, la sporcizia, i graffiti. Miglioramento della manutenzione delle strade, dei marciapiedi e dei portici. Potenziamento dell’illuminazione notturna.
5 – Rilancio del commercio e dei negozi di vicinato con la riduzione dell’importo degli affitti degli esercizi commerciali e la concessione di sgravi fiscali a proprietari e conduttori
6 – Aiuto alle famiglie meno abbienti e numerose attraverso un contributo per il pagamento dell’affitto e attraverso sgravi concessi dal Comune per utenze e pagamento di servizi.
7 – Abbattimento delle barriere architettoniche per una migliore mobilità delle persone diversamente abili con potenziamento dei mezzi di trasporto pubblico e con la creazione di percorsi cittadini dedicati.
8 – sviluppo del walfare condominiale attraverso il rilancio della badante di condominio, baby sitter di condominio, infermiere di condominio e gruppi di acquisto condominiali – sviluppo di nuove strutture dedicate al cohusing
9- riduzione fino all’azzeramento della tassazione sugli immobili, e proposte per il riutilizzo degli appartamenti finora destinati ad affitti turistici e delle camere destinate a lavoratori e studenti universitari fuori sede.
10 – potenziamento e allargamento delle aree verdi, con maggior manutenzione e maggior controllo nei parchi e nei giardini pubblici e realizzazione di aree giochi attrezzate per l’infanzia. Riduzione dell’inquinamento acustico, atmosferico ed elettromagnetico.
Fonte: BolognaToday