Non si placano le polemiche sul Passante di mezzo. A riaccenderle è Confabitare che lancia l’allarme sul crollo della valutazione degli immobili nelle aree interessate. L’associazione di proprietari, da sempre in prima linea contro la realizzazione della infrastruttura, ha condotto un’indagine sulla ricaduta che si avrà sul valore degli appartamenti situati nelle zone dei cantieri. I dati sono allarmanti: per l’osservatorio immobiliare di Confabitare, al termine dei lavori ci sarà una svalutazione del 20% per le compravendite e del 30% per le locazioni.
Durante l’apertura dei canteri poi, il deprezzamento potrà raggiungere punte anche del 50%. Le cause ? Rumori continui, incremento del traffico in tangenziale, maggior inquinamento atmosferico. Senza dimenticare che alcuni condomini perderanno gli spazi adibiti a giardini, cortili, posti auto e autorimesse, in quanto sono oggetto di esproprio. In certi casi il nuovo passante sarà costruito proprio a pochi metri dalle abitazioni.
Ma non è tutto: Confabitare infatti prevede un sensibile allungamento dei tempi per vendere o affittare gli immobili. “ Oggi – spiega il presidente Alberto Zanni-per affittare un appartamento nelle zone che abbiamo monitorato occorrono in media 45- 50 giorni e per venderlo dai 90 ai 120 giorni. Al termine dei lavori ci vorranno invece circa 6 mesi per affittare una casa e fino ad un anno per poterla vendere”. Tutto ciò, secondo Confabitare, nasconde il grosso rischio di una speculazione al ribasso da parte di gente interessata ad acquistare gli alloggi per destinarli ad extra comunitari o ad attività illegali, tipo spaccio e prostituzione. Zanni chiude con una stoccata al Comune: “siamo e saremo al fianco dei cittadini e per conto loro chiederemo a chi ha voluto quest’opera il risarcimento danni per la svalutazione dei loro immobili”.
Ufficio stampa Confabitare